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L'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica «Silvio D'Amico» è stata fondata a Roma nel 1936 dal teorico teatrale, critico e scrittore italiano Silvio D'Amico, amico di Pirandello e Copeau, ed a lui è stata intitolata dopo la sua morte. Con la riforma del settore artistico-musicale, l'Accademia entra a far parte del comparto dell'Alta formazione artistica e musicale (AFAM), come unico Istituto del settore di livello universitario per la formazione di attori e registi di teatro. Finanziata congiuntamente dal MIUR (Ministero dell' Istruzione Università e Ricerca) e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Accademia rilascia diplomi accademici di primo livello (equipollenti alla laurea) e di secondo livello (equipollenti alla laurea magistrale).


Storia


Al momento della fondazione, con il Decreto Legge n. 1882 del 4 ottobre 1935, l'Accademia sopprimeva la Regia Scuola di Recitazione «Eleonora Duse» a sua volta nata nel 1921 da una costola dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia, dove Silvio D'Amico insegnava "Storia del teatro". Vi erano passati come allievi Anna Magnani, Paolo Stoppa, Sergio Tofano, e Orazio Costa (diplomato nel 1932, lui poi seguirà anche i corsi di regia dell'Accademia, diventandone insegnante dal 1945 per oltre vent'anni). Avuta l'occasione, D'Amico vi chiamò come insegnanti, per la regia Tatiana Pavlova, per la recitazione Luigi Almirante, Irma Gramatica e Gualtiero Tumiati, per "Scenotecnica e storia del costume" Virgilio Marchi, per danza Teo Fasulo, per scherma Valentino Amannato, per trucco Gino Viotti e per "Impostazione al canto lirico" Maria Labia (tenne per sé la cattedra di "Storia del teatro" e la direzione): tutte persone serie e a tratti severe (soprattutto la Pavlova con la quale ebbe presto contrasti). L'insegnamento della regia passò dunque nel 1938 a Guido Salvini, che lo tenne per sei anni. Mentre la recitazione venne affidata a Nera Grossi Carini (fino al 1947), Mario Pelosini (fino al 1950) e Carlo Tamberlani (sostituito nel 1939 da Wanda Capodaglio, ai quali si aggiunse Alba Maria Setaccioli dal 1948), la danza a Raja Garosci (poi con qualche anno di intervallo in cui insegnarono Anna Berger, poi Avia de Luca e, un poco più a lungo, Rosa Mazzucchelli). Dal 1941 venne aggiunto tra gli insegnamenti "Educazione della voce"per oltre vent'anni tenuto da Isabella De Grandis Mannucci. Tra gli allievi attori degli anni trenta ci furono Gianni Cajafa, Miranda Campa, Leonardo Cortese, Margherita Ligios, Aroldo Tieri, Nerina Bianchi, Ave Ninchi, Antonio Battistella, Ada Cannavò, Antonio Crast, Pietro Tordi, Otello Cazzola, Giusi Raspani Dandolo, Giovanna Galletti, Beatrice Mancini, Carlo Bagno, Anna Caravaggi, Gino Mavara, Marcello Moretti, Vanna Polverosi, Arturo Zanini, Manlio Busoni, Ubaldo Lay, Vittorio Caprioli, Elena Da Venezia, Luigi Gatti, Raffaele Giangrande, Franco Pucci, Adriana de Roberto, Giampaolo Rossi, Gianni Santuccio; tra gli allievi registi Alessandro Brissoni, Ugo Fasano, Luigi Giachino, Masserano Taricco, Ettore Giannini, Giuliano Tomei, Rate Furlan, Luciano Mondolfo, Fede Arnaud, Wanda Fabro, Gastone Da Venezia (poi conosciuto come pittore) e Eugenio Salussolia. Nelle due stagioni a cavallo del passaggio al decennio successivo si fondò anche una Compagnia dell'Accademia, che però venne chiusa presto per contrasti tra Corrado Pavolini e gli altri. Tra guerra e primo dopoguerra si susseguono forse il numero più alto di talenti (compreso gli esclusi, come per esempio Franca Valeri, la quale orbitò comunque attorno alla scuola) che con qualche goliardia e spavalderia, nonostante il periodo nero, amava recitare anche per strada, improvvisando famose scenette. Dopo la guerra, per pochi anni, scenotecnica e storia del costume furono separate e affidate rispettivamente a Luigi Piccinato e Valerio Mariani. Tra gli allievi attori degli anni quaranta ci furono Alberto Bonucci, Carlo Mazzarella, Antonio Pierfederici, Carla Pini, Silverio Blasi, Adolfo Celi, Marisa Chierichetti, Salvatore Corsitto, Lia Curci, Vittorio Gassman, Anna Maestri, Vittoria Martello, Goliarda Sapienza, Edda Albertini, Silverio Blasi, Ignazio Bosic, Anna Brandimarte, Marcello Fondato (che farà piuttosto il regista), Lea Padovani, Adriana Parrella, Maria Teresa Albani, Giorgio De Lullo, Corrado Gaipa, Ettore Gaipa (poi passato a regia), Renato Lupi, Gianni Marchesini, Marina Bonfigli, Tino Buazzelli, Giuliana Corbellini, Amalia D'Alessio, Renato De Carmine, Renzo Giovampietro, Mario Lombardini, Nino Manfredi, Paolo Panelli, Zora Piazza, Giancarlo Sbragia, Manlio Vergoz, Anna Maria Alegiani, Flora Carabella, Rossella Falk, Raoul Grassilli, Adriana Innocenti, Stefania Mastrocinque, Elio Pandolfi, Gigliola Rosmino, Mario Scaccia, Bice Valori, Stella Aliquò, Gabriella Genta, Oreste Lionello, Fulvia Mammi, Adriano Micantoni, Fernando Caiati, Carlo Giuffré, Grazia Marescalchi, Diego Michelotti, Giorgio Piazza, Valerio Ruggeri, Gianrico Tedeschi, Mila Vannucci, Margherita Autuori, Mario Chiocchio, Anna Miserocchi, Francesco Mulè, Edda Valente; tra gli allievi registi Niccolò Accursio Di Leo (anche se poi fece l'attore), Vito Pandolfi, Alberto D'Aversa, Mario Landi, Giuseppe Zoppi, Luciano Salce, Luigi Squarzina, Luciano Lucignani, Alfredo Zennaro, Flaminio Bollini, Mario Ferrero, Francesco Pavolini e Andrea Camilleri. Nel 1955 D'Amico lascia la direzione a Raul Radice (che la tiene fino al 1962). Vengono aggiunti i corsi di "Canto corale"[11], di "Dizione" (tenuto da Isabella De Grandis Mannucci o da Albamaria Setaccioli che si alternano anche su "Educazione della voce", insegnamenti non di secondaria importanza visti i risultati del doppiaggio italiano), e di "Cultura" (corso tenuto da Ottavia Bassi dal 1954 al 1965), mentre "Trucco" diventa "Trucco e portamento" (ancora dal 1952 con Nerio Bernardi, a volte affiancato da Hilda Petri). Quando il fondatore muore (1º aprile 1955) sono proprio i locali dell'Accademia a piazza della Croce Rossa il luogo in cui si tenne la camera ardente e da cui partì il seguitissimo corteo funebre.
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I lunghi anni della contestazione


Negli anni sessanta la scuola si trasferì in via Quattro Fontane, cercò di aprirsi maggiormente verso il mondo del cinema (progettando persino una fusione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e con l'Accademia Nazionale di Danza che però non riuscì) e organizzò all'interno diversi seminari e incontri con professionisti (Squarzina, Gassman, De Lullo, Falk, Romolo Valli, ma anche Paolo Grassi, Nicola Chiaromonte, Marcello Mastroianni, Giorgio Strehler, Luchino Visconti e altri), nel tentativo di rompere l'isolamento e dare maggiori opportunità e visibilità agli allievi. A pochi anni dal nuovo decennio si inaugurò anche la tendenza a richiamare vecchi allievi per insegnare (via via Luca Ronconi, Luigi Vannucchi, Paolo Giuranna, Luciano Mondolfo, Mario Missiroli, Vera Bertinetti, Giacomo Colli). Anche l'Accademia nel 1968 venne occupata dagli studenti in contestazione. Era il tempo della nascita del Terzo Teatro, unito al rifiuto dei maestri e in particolare della figura del regista[14]. Bassani si fece affiancare da Sandro d'Amico, a cui lasciò "Storia del teatro", materia a sua volta consegnata a Luciano Codignola. Gli anni settanta si aprirono con un nuovo commissario, Marcello Camilucci, che operò fino al 1978, intanto nel 1974 Tian se ne andò e Ruggero Jacobbi prese la direzione (vi era entrato per insegnare "Storia del teatro" al posto di Codignola, e quando diventò direttore lasciò la cattedra a Luigi Maria Musati, più tardi anche lui direttore). Nel 1972 iniziò a insegnare Vittorio Sermonti. Nel 1974 Domenico Tolone e l'anno dopo Carlo Merlo sostituirono Scuri a "Educazione della voce". Tra gli allievi che tornarono come insegnanti prende una posizione di rilievo Andrea Camilleri. Tra i nuovi insegnanti ci sono da nominare Giovanni Pampiglione e Alvin Curran.
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Gli anni della ripresa


Negli anni ottanta l'Accademia è stata diretta per la prima metà da Aldo Trionfo (Jacobbi costretto a dimettersi per incompatibilità con la cattedra universitaria di "Lingua e letteratura portoghese") e poi da Luigi Maria Musati (che lasciò "Storia del teatro" a Daniela Bortignoni). Nel 1981, intanto, la sede venne trasferita in via Bellini. Era il periodo d'oro di Paolo Terni, che oltre a insegnare con passione l'evoluzione musicale, fungeva da vicedirettore (soprattutto durante le assenze di Trionfo, costretto da un infarto a periodi di riposo). Tra gli insegnanti del decennio troviamo i corsi di recitazione di Marisa Fabbri, Franca Nuti, Gianna Piaz, Aldo Reggiani, Italo Dall'Orto, e degli ex-allievi Annamaria Giromella, Lorenzo Salveti, Mario Ferrero, Luca Ronconi, Monica Vitti, Warner Bentivegna, Claudia Giannotti e Walter Pagliaro. Venne rimessa in corso la cattedra di "Danza" e di "Scherma" (affidata a Gianni Tomasetig), "Trucco" diventa "Trucco e maschera" (con l'insegnamento di Alessandro Bertolazzi), Adriana Martino e Patrizia Troiani sostituirono la Agosti in "Canto". Dal 1985 venne aggiunto al corso di regia di Camilleri, quello di "Regia televisiva" (affidato a Pino Passalacqua).
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Offerta formativa


Corsi di Diploma accademico di primo livello (triennali)
Corso di Recitazione
Corso di Regia
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Corso di Master di primo livello

Master in critica giornalistica (Cinema, Teatro, Televisione, Musica).

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ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE


Accademie di Belle Arti - Accademie di Belle Arti Legalmente Riconosciute - Accademie Nazionali di Arte Drammatica
Conservatori di Musica - Accademie Nazionale di Danza - Istituti Superiori per le Industrie Artistiche (ISIA) - Istituti Musicali Pareggiati

Info: Tel. 0523.651181


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